Dall’immagine all’identità/4: Ritratto del piccolo Guibert per lo zio Polidoro 1


“A mon oncle Polydore. Henry Guibert.” (A mio zio Polidoro, Enrico Guibert). Immagini collezione Di Chiara – Roma.

Questo articolo si basa sul precedente articolo relativo alla famiglia Guibert.

L’amico collezionista Mario Di Chiara, poche settimane dopo quel primo articolo, ha rintracciato l’immagine dello studio Bartolena che vediamo qui sopra e mi ha chiesto se secondo me potesse essere anch’essa legata alla famiglia Guibert di Livorno che avevamo già approfondito con i due scatti del Marzocchini. Nonostante la mia iniziale perplessità, data la rarità di una possibilità del genere, ho provato a fare un po’ di ricerca aggiuntiva per vedere se era possibile identificare il bambino in foto, lo zio Polidoro e l’Enrico che si firma e magari anche datare l’immagine.

Cosa si deduce dalla foto e dalla annotazione sul retro? Sappiamo che tale Enrico Guibert dedica la foto di un piccolo bambino, supponibilmente suo figlio, al proprio zio che si chiama Polidoro; Di Chiara aggiunge che la tipologia del logo dei Bartolena in questa foto era in uso soltanto per un breve periodo, circa dal 1872 al 1875.

Partendo dall’Enrico Guibert (1844-1891) che conosciamo tramite l’articolo citato sopra, sappiamo che era un figlio di Giuseppe Guibert ed Emilia Arduin e che, dalla moglie Albertina Fazzi (1853-1891), aveva avuto tre figli: Ernesto (1874), Evelina (1876) ed Enrichetta (1880). Data l’indicazione di Di Chiara e il fatto che la fotografia sembra essere quella di un bambino di massimo un anno di età, si potrebbe iniziare a pensare che si tratti di Ernesto (1874).

Ammesso dunque che la fotografia sia firmata da questo Enrico Guibert e che riguardi il figlioletto Ernesto, dobbiamo adesso domandarci se ci sia e chi sia l’eventuale zio Polidoro, considerando che potrebbe essere sia uno zio paterno che materno.

Tra i fratelli del padre, già visti tramite i censimenti di Livorno, non sembrano esistere dei Polidoro, però tra i fratelli di Enrico era esistito un Polidoro Leopoldo Federigo che era morto a 5 anni nel 1857, una chiara prova che il nome Polidoro esisteva in famiglia e magari era stato dato in onore di qualche parente, magari proprio quello che stiamo cercando.

Ebbene, cercando fra i fratelli della madre, grazie anche alla ricerca eseguita da un collega francese (Stéphane Sénès, identificativo ssenes su geneanet), si scopre che effettivamente era esistito un fratello di Emilia Arduin di nome Polydore Adolphe Arduin, nato a Briançon nel 1815 e morto a Marsiglia nel 1880! Questa è certamente la persona che cerchiamo.

Per riassumere, adesso il quadro è completo: abbiamo il padre Enrico, abbiamo il bambino Ernesto e abbiamo lo zio Polydore cui è dedicata la foto; non solo, possiamo anche dire che la foto è del 1875, essendo Ernesto nato a fine 1874; questo coincide perfettamente con la tipologia di logo che i Fratelli Bartolena avevano usato per questo scatto e in questo periodo. Quindi questa fotografia fa anch’essa parte delle fotografie familiari dei Guibert viste in precedenza e possiamo addirittura fare un passo ulteriore, senza timore di sbagliare troppo, dicendo che la foto fu poi inviata da Livorno a Marsiglia per mostrare il nuovo nato al caro zio materno che là viveva, con la giusta dedica del nipote e che quindi è possibile che proprio da Marsiglia sia entrata nel mercato antiquario.

Per concludere vorrei ricordare che questo Ernesto è lo stesso che da adulto poi sposò (nel 1917 a Roma) Anna Maria Sperandia Piergili e fu a sua volta anche zio di Pier Paolo e Albertina Gamerra, che sono stati nominati nell’articolo citato sopra.

Mi permetto quindi infine di dire che queste metodologie storico-genealogiche, come si è visto in questo e negli altri casi (si vedano gli altri articoli della serie “Dall’immagine all’identità”), si possono rivelare risolutive sia per fotografie parzialmente annotate ma naturalmente anche per qualunque altra documentazione, da una lettera, a un testamento, da una nota lasciata in un libro ad un’annotazione in un diario… insomma sono metodiche di grande efficacia che posso essere utili in innumerevoli ambiti storico-familiari. Se vi dovesse necessitare una mia consulenza, sono a disposizione!


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Un commento su “Dall’immagine all’identità/4: Ritratto del piccolo Guibert per lo zio Polidoro

  • Carlo Giunti

    Come sempre una ricerca e un’analisi puntuale! La ricostruzione di particolari momenti della vita familiare attraverso una semplice immagine è fantastica! Tenendo conto che parliamo di persone vissute in secoli passati…