Le donne delle nostre genealogie


Quando qualcuno mi chiede informazioni su come sapere di più dei propri antenati, quasi sempre sta pensando implicitamente al proprio padre o nonno paterno per sapere fin dove può arrivare nella ricerca del proprio cognome.

Vorrei riflettere sul fatto che il cognome paterno è una convenzione, certamente molto profonda e antica quanto il patriarcato, e quando si parla dei propri antenati ci influenza in modo molto limitante perché tende ad escludere tutti i rami femminili e, al loro interno, tutte le linee maschili e femminili di quei rami femminili…

Facciamo chiarezza: cos’è una ricerca dei propri antenati, o albero genealogico ascendente?

Un albero genealogico degli antenati parte da una persona, possiamo essere noi stessi o uno dei nostri genitori, ad esempio.

Quella persona è il punto di inizio, il riferimento sul quale si baserà la ricerca e la realizzazione grafica dell’albero.

Convenzionalmente questa persona può essere indicata con il numero 1 (numerazione di Sosa-Stradonitz). Secondo questo comodo sistema di numerazione, il padre di 1 ha il numero doppio del figlio, e quindi 2, la madre il numero 3 (il doppio del figlio +1).

Analogamente i nonni paterni di 1 saranno 4 e 4+1 (5), mentre i nonni materni 6 e 6+1 (7), e così via.

Interessarsi soltanto alla linea patrilineare ascendente significa conoscere, a partire da 1, solo e soltanto i numeri doppi (pari) del precedente e quindi 2, 4, 8, 16, etc…

In genealogia un’altra convenzione pratica è il conteggio delle generazioni, che viene misurato dal riferimento che prendiamo, cioè dal numero 1. Quindi 1 è anche la prima generazione e, andando indietro, i genitori di 1 sono la seconda generazione, i nonni la terza, etc…

Esempio pratico: in una ricerca fino alla sesta generazione dei propri ascendenti, la linea maschile del cognome è composta dai sei numeri 1, 2, 4, 8, 16 e 32: 1 siamo noi, 2 nostro padre, 4 il nostro nonno paterno, 8 il nostro bisnonno paterno, 16 il nostro trisavolo paterno e 32 il nostro quartavolo paterno, che sarebbe il nonno del nostro bisnonno o anche il bisnonno di nostro nonno, che è la stessa cosa.
Come si vede si tratta di 6 persone totali, compresi noi stessi, e quindi 5 antenati. Volendo includere le mogli/mamme di ogni generazione (3, 5, 9, 17 e 33) si arriva a 10 persone, più noi.

Ma quanti sono in realtà i nostri antenati della sesta generazione?

Sono teoricamente (e al 99% anche praticamente) 32 persone. Per sapere però quanti sono i nostri antenati, bisogna sommare anche tutti gli altri antenati delle generazioni precedenti, quindi della quinta, quarta, terza, e seconda generazione…

Il numero di tutti i nostri antenati, da noi stessi, fino alla sesta generazione, è quindi di 32+16+8+4+2 = 62 persone.

Prima parlavamo della linea paterna del cognome, con i famosi 5 antenati diretti (2, 4, 8, 16 e 32).

Ecco, quando ci si interessa solo alla linea paterna, in sostanza ci si sta occupando di meno del 10% degli antenati (5 su 62).

In altre parole si sta ignorando oltre il 90% della propria storia, per via di quel condizionamento di cui si parlava all’inizio. In quel 90% ci sono la maggior parte delle storie che portano fino a noi… e quel 90% è determinato dalle donne.

Ad ogni generazione indietro che scaviamo, tralasciare la nostra antenata donna significa tagliare del 50% la nostra conoscenza, ogni volta. Non solo: stiamo anche perdendo tutti i cognomi delle donne interessandoci al solo nostro cognome sui 32 totali presenti nei nostri antenati fino alla sesta generazione…

Conclusione: per conoscere la propria storia non si può e non si deve ignorare la storia delle nostre donne.

Consiglio: non ci si deve spaventare di fronte a questa quantità di persone. Una ricerca può essere suddivisa in parti, o rami, e nel corso del tempo approfondirne uno alla volta, se non si vuole fare tutto subito. C’è sempre una grande certezza nella ricerca genealogica: ogni persona che troviamo è appunto stata trovata e non deve più essere cercata; è un albero che possiamo ricostruire a poco a poco e che resta in attesa di essere completato in ogni suo ramo, schiudendo man mano quella immensa ricchezza di storie, di persone, di città, di epoche e di misteri che hanno portato fino a noi oggi, insomma il nostro albero genealogico!

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[questo articolo è stato pubblicato originariamente sulla nostra pagina facebook.]

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