Comune di Livorno (2020)


Nel pomeriggio, al convegno “Modigliani ebreo livornese” il collezionista di foto di Livorno dell’800 Mario Di Chiara ha fatto un esame iconografico delle foto giovanili di Modigliani:dal piccolo Amedeo in collo alla balia (ma qualcuno ipotizza fosse la madre), fino a quella più iconica di Modigliani nelle vesti di artista bohemienne, bello e spavaldo camicia con fiocco al collo, sigaretta in mano e una gamba appoggiata su uno scalino. “E’ la foto, scattata da Salvini di Firenze, che Modigliani aveva donato poi in Francia, con dedica ,all’amata Jeanne”.
Quindi il genealogista Matteo Giunti ha ripercorso la livornesità dei genitori e degli antenati di Modigliani, mostrando documenti interessantissimi sia sul ramo Garsin (quello della madre Eugenia) e quello del padre di Amedeo, Flaminio.
Giunti ha presentato una selezione di documenti riguardanti le famiglie Modigliani e Garsin che fanno parte di un progetto più ampio di ricostruzione della rete prosopografica di queste famiglie. “L’elevato numero di inesattezze ed errori riportati da quasi tutte le biografie, a partire dai lavori di Jeanne Modigliani fino agli ultimi pubblicati, ha reso necessario il ritorno alle fonti documentarie primarie. Non è stato mai realizzato, inoltre, un lavoro di critica sul diario e sulle note storiche di Eugenie Garsin che questo studio è propedeutico a realizzare.”